Un individuo che soffre di perdita della vista potrebbe avere un campo visivo limitato, non essere in grado di distinguere i colori, avere limitazioni durante la notte, essere fotosensibile, soffrire di ipovisione o di una perdita della vista progressiva. Alcuni soggetti che soffrono di queste patologie possono anche non beneficiare totalmente di lenti correttive. Alcuni individui possono avere ancora un certo grado di percezione visiva, mentre altri non vedono nulla. La perdita della vista solitamente è causata da errori di rifrazioni, malattie dell’occhio e altre patologie legate alla vista. Gli accomodamenti ragionevoli comprendono l’utilizzo di materiali accessibili, dell’ingrandimento e di tecnologie di sintesi vocale.
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Restringimento del campo visivo
Alcuni problemi agli occhi possono portare ad un restringimento del campo visivo. Questi possono solitamente essere risolti con l’utilizzo di occhiali o grazie ad interventi chirurgici. Il restringimento del campo visivo si verifica sotto varie forme: scotoma (un punto cieco), emianopsia (metà del campo visivo è mancante da entrambi gli occhi) o visione a tunnel (il campo visivo è limitato alla sola visione centrale). Con campo visivo ci si riferisce all’area visibile da una persona che guarda un punto fisso. Gli individui che soffrono di malattie come glaucoma, degenerazione maculare, retinite pigmentosa e cataratte potrebbero soffrire anche di un restringimento del campo visivo. Questo può impattare sia la visione periferica che quella centrale. I lavoratori che soffrono di una perdita del campo visivo potrebbero avere problemi ad aggirare ostacoli sul posto di lavoro e necessitare di accomodamenti ragionevoli per l’orientamento e la mobilità.
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Discromatopsia/Acromatopsia
Il daltonismo è l’incapacità di distinguere fra alcuni colori e tinte. La maggior parte delle persone affette da questa malattia riescono ad identificare alcuni colori. Poche persone non riescono a riconoscere alcun colore. I filtri, come lenti rosse speciali indossate su un solo occhio o degli occhiali possono aiutare alcuni soggetti daltonici. Inoltre esistono numerosi prodotti che rilevano i colori e riportano le informazioni vocalmente, dispositivi ideati inizialmente per individui ciechi.
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Cecità notturna
Gli individui che soffrono di cecità notturna non vedono bene di notte o aree buie come stanze poco illuminate o zone di ombra. Alcuni individui potrebbero anche soffrire di un lento adattamento ai cambiamenti di luce. Emeralopia è il termine medico per descrivere la cecità notturna. La guida notturna, il lavoro in zone esterne di notte e aree poco illuminate possono rappresentare un problema per le persone che soffrono di cecità notturna.
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Fotosensibilità
Molti soggetti soffrono di un’ipersensibilità alla luce, comunemente detta fotosensibilità. Esistono numerose patologie o trattamenti che possono causare la fotosensibilità e l’intensità della luce a cui ci si può esporre varia da individuo ad individuo a seconda della condizione medica. Indipendentemente dalle cause della reazione, i soggetti che soffrono di fotosensibilità potrebbero necessitare di accomodamenti per mantenere o incrementare la produttività sul posto di lavoro. Sono disponibili numerose soluzioni per ogni specifica limitazione. Qui di seguito puoi trovare alcune idee.
– Svolgere mansioni all’aperto: quando i soggetti affetti da fotosensibilità necessitano di svolgere mansioni essenziali all’aperto, gli accomodamenti ragionevoli da considerare includono: fornire orari di lavoro flessibili per evitare le ore di maggiore esposizione alla luce solare; fornire accessori e abbigliamento di protezione dai raggi UV; permettere frequenti pause al chiuso, o in aree d’ombra; accorpare diverse mansioni per limitare l’esposizione; limitare l’esposizione ad acqua, ghiaccio o altri materiali altamente riflettenti; e consentire orari flessibili durante periodi di brillamento e di bassi livelli di ozono.
– Svolgere mansioni di guida: sia che un individuo passi l’intero turno su un veicolo sia che si tratti di un periodo limitato, questa esposizione ai raggi UV può rivelarsi problematica per chi soffre di ipersensibilità. Per far fronte a queste problematiche si possono considerare i seguenti accomodamenti: consentire il telelavoro o orari flessibili per evitare le ore di maggiore esposizione; fornire vetri oscurati per i mezzi aziendali e frequenti pause al chiuso; e modifiche alle politiche aziendali riguardanti l’abbigliamento sul lavoro per consentire l’utilizzo di accessori/abbigliamento protettivo dai raggi UV.
– Svolgere mansioni al chiuso: nonostante possa sembrare che i soggetti affetti da fotosensibilità possano lavorare agevolmente in spazi chiusi, bisogna considerare che esistono numerose fonti nascoste di luce UV che potrebbero dover essere rimosse o evitate. Alcuni esempi di accomodamenti possono essere ad esempio: fornire illuminazione alternativa; filtri per raggi UV, accessori/abbigliamento di protettivo dai raggi UV; schermi con filtri anti-UV; consentire il telelavoro o orari flessibili per evitare le ore di maggiore esposizione alla luce solare; ed evitare acqua, ghiaccio e altri materiali altamente riflettenti nelle vicinanze di fonti di luce UV.
– Impostazione dell’ufficio: bisogna considerare di consentire il telelavoro per alcuni o tutti i giorni della settimana così che il lavoratore sia libero di lavorare in un luogo dove può più facilmente controllare l’illuminazione della stanza. Un’altra soluzione può essere quella di utilizzare specifici cubicoli così che la luce fluorescente non entri in contatto con la postazione del lavoratore. Altre opzioni volte ad eliminare l’illuminazione dall’alto includono l’utilizzo di uffici chiusi, tetti speciali per cubicoli o addirittura ombrelloni da esterno. Inoltre i filtri per luci fluorescenti riducono gli effetti negativi causati da questo tipo di illuminazione e l’utilizzo di lampade consente un controllo maggiore dell’illuminazione specialmente per i coloro che necessitano di una luce tenue per lavorare. I lavoratori possono anche beneficiare di luci full spectrum come supplemento alla luce naturale in prossimità della loro postazione di lavoro e più in generale di un’illuminazione che assecondi le loro necessità. Per gli individui sensibili alle luci tremolanti si possono considerare soluzioni LED o ad incandescenza. Un’ulteriore aiuto può essere la revisione delle politiche aziendali sull’abbigliamento dei dipendenti per consentire oggetti che possono diminuire gli effetti delle luci fluorescenti come occhiali da sole o cappelli con visiere. È anche consigliabile esplorare nuovi accomodamenti per migliorare la concentrazione come la riduzione dei rumori di fondo o consentire l’ascolto della musica in cuffia sul posto di lavoro. Se un lavoratore beneficia della luce naturale, si può provare a riposizionare la sua postazione di lavoro in prossimità di una finestra. Se un lavoratore necessita di un maggior controllo sull’illuminazione o è sensibile ai raggi UV, le finestre possono invece essere problematiche. Anche in questo caso si può considerare di spostare la postazione di lavoro o di installare delle coperture adeguate.
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Ipovisione
Il termine “ipovisione” è solitamente utilizzato per descrivere problematiche legate alla visione che non possono essere corrette e che interferiscono con le attività giornaliere. Talvolta alcuni soggetti legalmente ciechi preferiscono identificarsi come ipovedenti. Questi ultimi utilizzano diverse strategie e tecnologie assistive per l’accesso alle informazioni e svolgere compiti giornalieri. L’ingrandimento è spesso d’aiuto per gli ipovedenti, ma il grado di ingrandimento necessario varia da individuo ad individuo. I soggetti ipovedenti possono anche utilizzare numerose tecnologie utilizzate e progettate originariamente per i ciechi.
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Perdita progressiva della vista
Il termine perdita progressiva della vista è utilizzato per descrivere un peggioramento della percezione visiva nel corso del tempo. A seconda del grado di peggioramento sono necessarie diverse soluzioni. L’ingrandimento può essere rimpiazzato con soluzioni di sintesi vocale o con l’utilizzo del Braille. A seconda delle preferenze, della natura e del grado della perdita della vista, alcune soluzioni progettate per individui ciechi possono rivelarsi appropriate. La perdita della vista non comporta dolore, ma piò riguardare sia la visuale periferica che quella centrale e può essere più grave per chi soffre di ipermetropia e miopia.