Molti soggetti soffrono di un’ipersensibilità alla luce, comunemente detta fotosensibilità. Esistono numerose patologie o trattamenti che possono causare la fotosensibilità e l’intensità della luce a cui ci si può esporre varia da individuo ad individuo a seconda della condizione medica. Indipendentemente dalle cause della reazione, i soggetti che soffrono di fotosensibilità potrebbero necessitare di accomodamenti per mantenere o incrementare la produttività sul posto di lavoro. Sono disponibili numerose soluzioni per ogni specifica limitazione. Qui di seguito puoi trovare alcune idee.
– Svolgere mansioni all’aperto: quando i soggetti affetti da fotosensibilità necessitano di svolgere mansioni essenziali all’aperto, gli accomodamenti ragionevoli da considerare includono: fornire orari di lavoro flessibili per evitare le ore di maggiore esposizione alla luce solare; fornire accessori e abbigliamento di protezione dai raggi UV; permettere frequenti pause al chiuso, o in aree d’ombra; accorpare diverse mansioni per limitare l’esposizione; limitare l’esposizione ad acqua, ghiaccio o altri materiali altamente riflettenti; e consentire orari flessibili durante periodi di brillamento e di bassi livelli di ozono.
– Svolgere mansioni di guida: sia che un individuo passi l’intero turno su un veicolo sia che si tratti di un periodo limitato, questa esposizione ai raggi UV può rivelarsi problematica per chi soffre di ipersensibilità. Per far fronte a queste problematiche si possono considerare i seguenti accomodamenti: consentire il telelavoro o orari flessibili per evitare le ore di maggiore esposizione; fornire vetri oscurati per i mezzi aziendali e frequenti pause al chiuso; e modifiche alle politiche aziendali riguardanti l’abbigliamento sul lavoro per consentire l’utilizzo di accessori/abbigliamento protettivo dai raggi UV.
– Svolgere mansioni al chiuso: nonostante possa sembrare che i soggetti affetti da fotosensibilità possano lavorare agevolmente in spazi chiusi, bisogna considerare che esistono numerose fonti nascoste di luce UV che potrebbero dover essere rimosse o evitate. Alcuni esempi di accomodamenti possono essere ad esempio: fornire illuminazione alternativa; filtri per raggi UV, accessori/abbigliamento di protettivo dai raggi UV; schermi con filtri anti-UV; consentire il telelavoro o orari flessibili per evitare le ore di maggiore esposizione alla luce solare; ed evitare acqua, ghiaccio e altri materiali altamente riflettenti nelle vicinanze di fonti di luce UV.
– Impostazione dell’ufficio: bisogna considerare di consentire il telelavoro per alcuni o tutti i giorni della settimana così che il lavoratore sia libero di lavorare in un luogo dove può più facilmente controllare l’illuminazione della stanza. Un’altra soluzione può essere quella di utilizzare specifici cubicoli così che la luce fluorescente non entri in contatto con la postazione del lavoratore. Altre opzioni volte ad eliminare l’illuminazione dall’alto includono l’utilizzo di uffici chiusi, tetti speciali per cubicoli o addirittura ombrelloni da esterno. Inoltre i filtri per luci fluorescenti riducono gli effetti negativi causati da questo tipo di illuminazione e l’utilizzo di lampade consente un controllo maggiore dell’illuminazione specialmente per i coloro che necessitano di una luce tenue per lavorare. I lavoratori possono anche beneficiare di luci full spectrum come supplemento alla luce naturale in prossimità della loro postazione di lavoro e più in generale di un’illuminazione che assecondi le loro necessità. Per gli individui sensibili alle luci tremolanti si possono considerare soluzioni LED o ad incandescenza. Un’ulteriore aiuto può essere la revisione delle politiche aziendali sull’abbigliamento dei dipendenti per consentire oggetti che possono diminuire gli effetti delle luci fluorescenti come occhiali da sole o cappelli con visiere. È anche consigliabile esplorare nuovi accomodamenti per migliorare la concentrazione come la riduzione dei rumori di fondo o consentire l’ascolto della musica in cuffia sul posto di lavoro. Se un lavoratore beneficia della luce naturale, si può provare a riposizionare la sua postazione di lavoro in prossimità di una finestra. Se un lavoratore necessita di un maggior controllo sull’illuminazione o è sensibile ai raggi UV, le finestre possono invece essere problematiche. Anche in questo caso si può considerare di spostare la postazione di lavoro o di installare delle coperture adeguate