Informazioni sulla cecità e sull’ipovisione

Il termine “cecità” si riferisce generalmente alla mancanza di percezione visiva. Quest’ultima è data dalla combinazione tra loro di diverse funzioni che il nostro organismo, dall’insieme di organi e strutture diverse (quali l’occhio ed il sistema nervoso centrale e periferico), riesce a combinare in maniera integrata l’una con l’altra: l’acutezza visiva (o visione centrale), cioè la capacità di riconoscere un oggetto nei suoi dettagli; la sensibilità al contrasto; il campo visivo (o visione periferica), cioè la capacità di percepire gli oggetti presenti all’interno di una determinata area visiva mantenendo lo sguardo in posizione primaria; il senso cromatico; il senso luminoso; la stereopsi (o binocularità).

Cecità e normativa

Nel nostro ordinamento, attualmente la Legge 3 aprile 2001, n. 138, intitolata “Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici”, distingue tre diverse tipologie di disabilità visiva: cecità totale, cecità parziale e ipovisione, suddividendo quest’ultima in ulteriori 3 subcategorie (grave – medio-grave – lieve). Ad ognuna di tali forme di minorazione visiva corrisponde un determinato riconoscimenti giuridico, che permette di accedere alle agevolazioni previste dalla legislazione in vigore da un punto di vista lavorativo e sociale.

In particolare, secondo la definizione normativa di cui alla Legge summenzionata:

  1. Sono ciechi totali:
    1. Coloro che sono colpiti da totale mancanza della vista in entrambi gli occhi;
    2. Coloro che hanno la mera percezione dell’ombra e della luce o del moto della mano in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore;
    3. Coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 3%.
  2. Sono ciechi parziali (o “ventesimisti”)
    1. Coloro ché hanno un residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o

nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione.

  1. Coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 10%.
  1. Sono ipovedenti gravi:
    1. Coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione.
    2. Coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 30%.
  2. Sono ipovedenti medio-gravi:
    1. Coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 2/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione.
    2. Coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 50%.
  3. Sono ipovedenti lievi:
    1. Coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 3/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione.
    2. Coloro il cui residuo perimetrico binoculare è inferiore al 60%.

I parametri di valutazione e classificazione delle varie tipologie di disabilità visiva sono quelli adottati a livello internazionale dalla medicina oculistica.

La Legge n.138/2001 definisce le varie forme di minorazioni visive con riconoscimento giuridico.

I soggetti di cui agli articoli 2, 3 e 4 (ciechi totali, ciechi parziali e ipovedenti gravi) sono definiti anche “ciechi civili”, i soggetti di cui agli articoli 5 e 6 (ipovedenti medio-gravi e ipovedenti lievi) sono definiti “invalidi civili”.

A ciascuna delle categorie illustrate possono corrispondere diverse patologie di prestazioni assistenziali e previdenziali, così come benefici economici e agevolazioni fiscali.

Alle categorie individuate dalla Legge n.138/2001 deve inoltre aggiungersi la sordocecità, disciplinata invece dalla Legge 24 giugno 2010, n. 107, finalizzata al riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica unica (ciò sulla base degli indirizzi di cui alla Dichiarazione scritta sui diritti delle persone sordocieche del Parlamento Europeo del 12 aprile 2004).

Lee persone sordocieche sono identificate dalla legge in quelle persone che posseggano i requisiti già previsti dalla legislazione vigente rispettivamente in materia di sordità civile e di cecità civile.

Per quanto riguarda gli aspetti lavorativi, sono applicabili tutte le norme che toccano i temi dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, a vari livelli e nei vari ambiti e contesti.

A queste si accompagnano alcune norme specifiche per singole patologie di disabilità visiva, che riportiamo qui di seguito:

  • Legge n. 113/85 in tema di centralinisti non vedenti;
  • Legge n. 686/61 e Legge n. 403/71 in tema di massaggiatori e massofisioterapisti ciechi; e
  • Legge n. 29/94 in tema di terapisti della riabilitazione non vedenti.
  • La legge n. 3/2018, il cui art. 7 ha riconosciuto nuove professioni sanitarie quale quella dell’osteopata e del chiropratico.

Importante inoltre sottolineare come la Legge n. 120 del 1991 abbia statuito per la prima volta che la condizione di cecità non può essere di ostacolo alle mansioni anche dirigenziali e direttive nella

Pubblica Amministrazione e alla partecipazione a qualsiasi concorso; la stessa norma prevede inoltre, salva esplicita e motivata deroga, una riserva di posti all’interno dei concorsi pubblici per l’accesso all’insegnamento e a cariche direttive nella scuola.

Accomodamenti ragionevoli per lavoratori ciechi e ipovedenti

In conseguenza della mancanza di percezione visiva, le persone cieche possono incontrare alcune barriere descritte di seguito,  ma raramente tutte contemporaneamente. Da questo punto di vista, è bene tenere a mente che ogni persona rappresenta un caso a sé stante: il grado di limitazione cambia a seconda degli individui, e allo stesso modo cambieranno le singole barriere che la persona può incontrare nel proprio agire quotidiano e nel luogo di lavoro. Non tutte le persone con disabilità visiva necessitano di accomodamenti, mentre altre potrebbero necessitare di un numero limitato di quest’ultimi.

L’elenco che segue rappresenta solo un campione esemplificativo delle possibilità disponibili che non vuole in nessun modo proporsi come esaustivo: potrebbero infatti esistere numerose altre soluzioni.

Per trovare la soluzione più efficace all’abbattimento delle barriere e dunque ad un’effettiva inclusione della persona con disabilità, è sempre bene confrontarsi direttamente con la persona interessata, così da poter comprendere meglio la situazione e trovare insieme a lei il miglior “accomodamento” anche dal suo punto di vista.

Per facilitarvi in questo processo, abbiamo incluso qui di seguito alcuni quesiti da considerare per voi come spunto/riflessione e che potranno anche essere oggetto del vostro confronto diretto con la persona, oltre a qualche esempio di accomodamento concreto che potrete adottare.

Infine, abbiamo anche incluso alcune storie che vi mostrano possibili situazioni in cui un lavoratore con disabilità si sia trovato di fronte ad una barriera che gli impediva di svolgere la propria attività professionale al pari di tutti gli altri, e le soluzioni che sono state adottate come accomodamento ragionevole per superare tali barriere e permettergli dunque di svolgere il proprio lavoro in condizioni di parità.

Quesiti da considerare:

1) Quali sono le barriere incontrate dal lavoratore?

2) In che modo queste barriere interessano la performance lavorativa?

3) Quali compiti nello specifico risultano essere problematici o limitanti per il lavoratore a causa di tali barriere?

4) Quali sono gli accomodamenti (soluzioni o “misure efficaci”) disponibili per ridurre o eliminare tali problematiche? Si stanno utilizzando tutte le risorse possibili per determinare le possibili soluzioni e dunque i possibili accomodamenti ragionevoli da adottare?

5) Il lavoratore è stato consultato riguardo a possibili accomodamenti?

6) Una volta che gli accomodamenti sono in funzione, può essere utile valutare insieme al lavoratore la loro efficacia e determinare se siano sufficienti?

7) Il personale di supervisione, la persona con disabilità e gli altri lavoratori hanno bisogno di formazione o accompagnamento a ruoli o funzioni?

8) Possono essere utili accomodamenti ragionevoli legati a flessibilità e agilità (es: part-time, orari e turni flessibili, congedi e permessi, smartworking)?

9) Nell’applicare le diverse misure e soluzioni individuate come accomodamenti ragionevoli, si sono previsti appuntamenti con il lavoratore per valutare l’efficacia delle misure e se siano necessarie ulteriori misure e/o una diversa impostazione degli accomodamenti (es: passare da un’unica soluzione a un’attivazione alternata delle misure, che vari nel tempo, magari al variare delle esigenze specifiche del singolo lavoratore)?

Esempi di accomodamenti ragionevoli:

Lettura del materiale stampato: il materiale stampato può essere inaccessibile per i lavoratori con disabilità visiva, i quali potrebbero necessitare di cambi di formato o di dispositivi per la lettura assistiva

  • Versione audio del documento stampato
  • Documento in Braille
  • Documento sotto forma di pagina web accessibile
  • Riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) il quale scannerizza un testo stampato e lo rende accessibile grazie al generatore vocale o alla connessione ad un PC.
    • Nota bene: i documenti scritti a mano sono generalmente inaccessibili ai dispositivi OCR. Ad oggi la app “Seeing AI” di Microsoft è l’unico scanner OCR che fornisce questa funzionalità.
  • Lettore qualificato che può essere chiamato a leggere ad alta voce un testo per un lavoratore cieco.
    • Nota bene: Attualmente non esiste uno standard o una certificazione specifica che qualifichi questa professione.
  • Documento grafico tattile

Accessibilità alle informazioni telematiche: i lavoratori ciechi possono necessitare di accedere informazioni telematiche per portare a termine funzioni essenziali della loro mansione. I software di lettura dello schermo permettono ai lavoratori di ascoltare un segnale di uscita o di leggere grazie alla connessione con uno schermo Braille.

  • Software per la lettura dello schermo
  • Schermo Braille per PC
  • Lettore qualificato

Prendere appunti e compilare moduli: i lavoratori ciechi potrebbero avere difficoltà nel prendere appunti o nella compilazione di moduli. Modificare il metodo con cui si prendono gli appunti o fornire un prodotto o un servizio specifico quando possibile, può essere di grande aiuto.

  • Assistenti personali, copisti e PC con segnale vocale in uscita o schermo Braille
  • Registratore digitale
  • Software per la dettatura con riconoscimento vocale
    • Nota bene: se si utilizza un lettore dello schermo insieme a questo tipo di software potrebbero esserci problemi di compatibilità. Questo problema può essere risolto utilizzando software come “J-Say” o “DictationBridge”.
  • Punteruolo e carta Braille
  • Stampante o goffratrice Braille
  • Copista

Accessibilità ai telefoni: possono sorgere anche alcuni problemi con l’uso dei telefoni come l’accessibilità a tasti e schermi. Anche gli smartphone che si basano principalmente sulla tecnologia touchscreen possono mettere in difficoltà i lavoratori ciechi.

  • Sensore luminoso, il quale è posto sopra la linea telefonica per indicare se è accesa, fissa o lampeggiante.
    • Nota bene: lo stato della linea è indicato da segnali audio o attraverso una vibrazione.
  • Indicatori vocali per telefoni fissi e schermi per messaggi
  • Lettura dello schermo – smartphone
    • Nota bene: sia i dispositivi Apple che Android offrono funzionalità sia di lettura dello schermo che di ingrandimento.

Lavorare a contatto con il denaro: possono essere necessari alcuni accomodamenti per assistere i lavoratori nell’identificare monete e banconote.

  • Rilevatore di banconote e monete, registratore di cassa, rilevatore conta banconote, calcolatrice
  • Formazione su come riporre il denaro per poi rilevarlo e contarlo

Lettura di strumenti e pannelli di controllo: i lavoratori ciechi potrebbero necessitare di accedere a numerosi strumenti sul posto di lavoro. Seguire le istruzioni o gli spunti mostrati potrebbe richiedere qualche tipo di accomodamento.

  • Indicatori ed etichette Braille/tattili
  • Lettore qualificato
  • Modifica degli strumenti da parte del produttore, un ingegnere o il datore di lavoro

Riparazione, costruzione, assemblaggio di parti/pezzi di ricambio: identificare e differenziare parti o pezzi di ricambio e assemblarli o ripararli in modo corretto può porre davanti a sfide uniche a seconda della mansione. Anche un assemblaggio che segue uno schema a colori può essere inaccessibile ai lavoratori ciechi.

  • Indicatori ed etichette Braille
  • Multimetro, micrometro, calibro, rilevatore cavi elettrici, livella e metro con output vocale
  • Chiave regolabile tattile

Mobilità: gli accomodamenti per lo spostamento sul, da e verso il luogo di lavoro dovrebbero essere presi in considerazione per i lavoratori ciechi. Le limitazioni possono includere difficoltà nella lettura di segnaletica o nel notare ostacoli.

  • Animale guida e/o ausili alla mobilità (ad esempio: bastoni, ausili elettronici, ecc…)
  • Formazione su mobilità e orientamento
  • Sistema LOGES
  • Scalini accessibili
  • Partner per l’evacuazione/viaggi di lavoro
  • Mappa di evacuazione tattile e percorsi comuni
  • GPS e sistemi di rilevamento della posizione con output vocale

Guida: viaggiare da e verso il posto di lavoro, come anche i viaggi di lavoro, richiedono accomodamenti ragionevoli per i lavoratori che soffrono di limitazioni a causa di cecità o problemi di vista. Bisogna notare che nonostante i datori di lavoro non siano obbligati a fornire un mezzo di trasporto, a meno che ciò non accada per gli altri dipendenti come forma di benefit, essi devono comunque considerare di adottare accomodamenti ragionevoli legati alla mobilità dei dipendenti disabili.

  • Autista
  • Trasporto pubblico o servizio di carpooling
  • Orario modificato o flessibile per avvalersi dei mezzi di trasporto pubblici
  • Riassegnazione
  • Telelavoro

Altre considerazioni sugli accomodamenti ragionevoli:

  • Materiale formativo o corrispondenza aziendale in formati alternativi (ad esempio: stampa ingrandita, Braille, CD-ROM, audiocassetta)
  • Permessi per formazione sulle tecnologie adattive, formazione sulla mobilità e/o addestramento dell’animale guida.
  • Formazione supplementare a quella ordinaria
  • Versioni accessibili di siti web o materiale Intranet

Accomodamenti ragionevoli:

Per limitazione

Nella tabella sottostante sono elencati gli accomodamenti ragionevoli relativi a questo argomento, visita i link della tabella per vedere l’accomodamento ragionevole sul portale SIVA. All’interno del portale SIVA, sopra ogni ausilio riportato, c’è la voce Ausili simili nel portale, dove vengono riportate alternative a quell’ausilio. In alternativa inoltre è possibile effettuare una ricerca per nome a questo link

Cecità totale PORTALE SIVA
Assistente/Aiutante
Etichette in Braille
Schermo BraillePORTALE SIVA 22.39.05.S01
Software per l’utilizzo del telefono da computer
Sistema LOGES
Orario flessibile
Cuffie (USB, VOIP, ecc…)
Ristrutturazione del lavoro
Etichette e tasti in Braille per tastiere standard PORTALE SIVA 22.39.05.S01
Scanner/lettore di testo OCR (Riconoscimento Ottico dei Caratteri) PORTALE SIVA 22.30.21.S01
Lettori qualificato
Servizio di carpool
Software di lettura dello schermo e formazione
Animale guida
Strisce anti-scivolo per scalini
Marcatori tattili e punti a rilievo
Lettore/Scanner codice a barre con altoparlanti
Registratori di cassa con altoparlanti
Rilevatori di colore con altoparlanti
Lettori carte di credito con altoparlanti
Rilevatori di banconote con altoparlanti
Sensore ottico per telefono
Telelavoro/Lavoro da casa/Lavoro da remoto
Riprogettazione del luogo di lavoro/postazione di lavoro
Avatar per sordo ciechi

Per funzione lavorativa

Pendolari PORTALE SIVA
Orario di lavoro flessibile
Servizio di carpooling
Telelavoro/Lavoro da casa/Lavoro da remoto
Assistenza per il trasporto
Conversione mezzi aziendali
Deambulatori
Bastone sensitivo o con sensore PORTALE SIVA 12.39.03.S01
Parcheggio
Orario di lavoro flessibile
Telelavoro/Lavoro da casa/Lavoro da remoto

 

Situazioni e Soluzioni

Un operatore dei servizi sociali cieco che lavora per un ente governativo aveva difficoltà all’accesso alle informazioni e ai documenti.

Sono stati forniti dei servizi di lettura per metà della giornata lavorativa.

Un candidato aveva difficoltà nella compilazione di una domanda di lavoro siccome il software di digitazione utilizzato non supporta la tecnologia assistiva.

Il datore di lavoro ha proposto un lettore qualificato, ma il candidato era preoccupato che questo potesse non riflettere le sue effettive capacità, siccome il lettore non può competere con la velocità di un software di lettura. Il servizio di riabilitazione professionale è riuscito a fornire un test delle abilità del candidato utilizzando un software accessibile.

Un professore universitario cieco doveva partecipare ad una conferenza ogni anno.

Il datore di lavoro gli ha fornito una guida per assisterlo nel viaggio e negli spostamenti tra hotel e centro conferenze.

Un impiegato cieco presso il negozio di souvenir di un resort aveva difficoltà nel riconoscere quando un nuovo cliente entrava in negozio.

Aveva anche difficoltà nella lettura delle etichette sulla merce e un dispositivo di ingrandimento non sarebbe stato utile. Si suggerisce  un sistema wireless di allerta che suona ogni qualvolta un cliente passa dalla porta del negozio. Per la lettura delle etichette, si suggerisce un dispositivo di ingrandimento portatile che l’impiegato possa utilizzare in tutto il negozio.

Una lavoratrice cieca  lavorava come operatrice del centralino di un grande complesso aziendale.

Aveva necessità di sapere quali linee erano in attesa o meno, pertanto le è stato fornito un sensore ottico per assisterla nel riconoscimento dei tasti della postazione di controllo.

Un rappresentante del customer service di una grande società finanziaria non riusciva più a leggere lo schermo del computer.

Al lavoratore è stato fornito un software di lettura dello schermo.